AMICIZIE E RESILIENZA
Capita, durante una malattia o un grave trauma, che le persone si allontanino se ne vadano.
La tua vita cambia.
Dopo l'incidente ho letto molti libri: Zanardi, Bebe Vio, e tanti altri e tutti parlano della stessa cosa:
"di come poi la testa si abitua a una condizione nuova, qualunque essa sia".
È ovvio che le disabilità, o come le vogliate chiamare, sono tutte diverse e che molte sono più gravi di altre.
La mancanza di un arto, non è la stessa cosa di una lesione spinale, ma Tutti, e dico Tutti, trasmettono lo stesso messaggio.
Perché quando la vita non finisce è comunque rimasto qualcosa, ed è su quello che si può lavorare.
La malattia ti mette di fronte a veri e falsi amici e ti dà l'idea della stabilità delle tue relazioni.
Ti mette di fronte alla Verità e al fatto che spesso, molto, dipende da Te, non da Altri.
Le malattie gli incidenti gravi sono talmente traumatici che la testa deve abituarsi.
A volte mi trovo a chiedermi quale sia la "Normalità".
Forse perché mi relaziono più spesso con persone con “problemi” che con persone "normali", ed è diventato quasi "normale" parlare di difetti fisici, lesioni, malattie.
Ho dimenticato la grande lezione che avevo appreso (o forse no), quella che mi mandava avanti con la lesione spinale, quella che mi aveva insegnato a sorridere nonostante tutto, perché ancora posso fare molte cose.
La lezione che potevo guardare il bicchiere mezzo pieno. La lezione che tutte le terapie intensive, le unità spinali, i reparti di malattie infettive ti danno.
Quei posti dove nonostante tu stia malissimo, ti insegnano che sei Fortunata e che tutto sommato hai ancora molto.
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